Il progetto Nobuya
Nobuya è un dialogo tra Italia e Giappone,
scritto con il linguaggio della materia e della luce.
La cucina, le forme, i profumi: tutto nasce dall’incontro tra la tecnica nipponica e la sensibilità italiana per la materia prima.
Nel cuore della Milano storica, ogni dettaglio
— dal legno al porfido, dai tavoli all’arte del servizio — racconta l’armonia di due mondi che abitano la stessa casa.
Attorno a questa idea l’incontro tra lo chef Niimori Nobuya e l’imprenditore della ristorazione Andrea Lin.
Oggi soci del ristorante, entrambi condividono una lunga esperienza nel settore e attitudini perfettamente complementari che danno forma concreta a tutto il progetto.
Nobuya nasce dalla visione dello chef Niimori Nobuya, che ha voluto creare un luogo capace di rappresentarlo pienamente.
Un ristorante che è anche la sua casa, dove ogni dettaglio racconta la sua idea di armonia e accoglienza.
Entrare da Nobuya significa essere ospiti nella casa dello chef.
Accanto allo chef Niimori Nobuya e Andrea Lin, Emanuele Palladino cura ogni dettaglio dell’esperienza con attenzione e misura.
La sua presenza discreta ma costante garantisce un servizio impeccabile, fatto di precisione, eleganza e calore umano.
Ogni gesto, ogni sorriso, contribuisce a rendere Nobuya una casa davvero accogliente.
Lo Chef
La storia millenaria, l’amore per la bellezza, il valore dell’artigianato e una tradizione culinaria che ha conquistato il mondo.
Non sono forse tratti assolutamente comuni?
Ma che provengano da un paese o dall’altro sono saldamente intrecciati, con maestrie e creatività, nella storia gastronomica dello chef Niimori Nobuya.
Nato a Tokyo nel 1973, muove i primi passi in cucina apprendendo le autentiche tecniche giapponesi, per poi iniziare a lavorare in un ristorante italiano della città.
Nasce così l’amore per l’Italia, tanto da lasciare il Giappone e trasferirsi qui ormai oltre 20 anni fa per conoscere davvero a fondo le radici della nostra cucina. L’esperienza si eleva nel lavoro quotidiano con grandi chef stellati, e nel fine dining inizia a sperimentare accostando intuizioni dalle sue due scuole.
Ma è l’incontro con lo chef giapponese Nobu Matsuhisa, con cui lavora proprio all’omonimo ristorante Nobu Milano, che chiude il cerchio di un ritorno alla cucina delle origini.
Dirige poi, fino al 2018, la cucina di Sushi B in Brera, dove Milano inizia davvero a conoscerlo come uno degli interpreti più apprezzati di una cucina nipponica autentica di straordinaria eleganza e bellezza.
Oggi questo viaggio ha una nuova casa nel progetto NOBUYA, fortemente voluto dallo chef Niimori per accogliere gli ospiti in prima persona e raccontare direttamente, con i suoi piatti e le sue parole, il percorso e le coordinate che l’hanno reso straordinario.
Il Locale
Dall’ingresso, che anticipa un’atmosfera pacata e soffusa, si percepisce subito l’impronta dello chef: d’altronde, è la sua casa.
Dietro la grande vetrata ad arco, Niimori Nobuya accoglie gli ospiti con la serenità e la precisione di chi trasforma ogni gesto in un rito.
Gli esagoni che ricorrono nei tavoli e nei dettagli omaggiano Yushima, il quartiere di Tokyo dove è nato lo chef, mentre la foglia di canapa, simbolo di crescita e prosperità, decora discretamente le superfici lignee.
Ogni elemento, dalle ceramiche Villeroy & Boch ai bicchieri provenienti dal Giappone, contribuisce a una mise en place che è racconto e gesto artistico insieme.